IL CARISMA
Le Maestre Pie Filippini si dedicano all'educazione dei bambini, dei giovani, degli adulti per continuare e prolungare nel tempo, la Missione di Gesù Maestro.
I fondatori, Santa Lucia Filippini e il Cardinale Marcantonio Barbarigo, indicarono, nella scuola e nella cultura in generale, il mezzo privilegiato per formare le coscienze, particolarmente quella dei giovani.
Il Crocifisso, la Vergine Maria e l'Eucaristia sono gli amori che accompagnano le Maestre Pie nella loro di missione di apostole del Vangelo.
LA STORIA
Lucia Filippini, una donna che, nell'ultimo decennio del seicento, scosse le folle dal torpore della fede, nacque a Tarquinia (VT) il 13 gennaio 1672. Ricevette un'intensa educazione cristiana e, diversamente dalle coetanee di origine più umile, un'ottima istruzione. A 16 anni era già catechista a servizio dei più piccoli.
Nel 1688 giunse in visita pastorale a Tarquinia (ex Corneto), il Cardinale Marcantonio Barbarigo, Vescovo diocesano di Montefiascone Tarquinia. Egli assistette a una lezione di catechismo di Lucia e ne rimane impressionato dalla sua capacità di trasmettere Gesù a piccoli e ad adulti.
Era l'incontro di due apostoli: Lucia esprime al Vescovo il desiderio di consacrarsi al Signore. Il Vescovo l'invita a riflettere e a completare la sua formazione presso il monastero di Santa Chiara a Montefiascone.
Il Cardinale Barbarigo fondò a Montefiascone, per le ragazze più povere della sua diocesi la Scuola della Dottrina Cristiana, avvalendosi, all'inizio, della collaborazione della maestra Rosa Venerini, fatta venire apposta da Viterbo. Ella conobbe la giovane Lucia, di appena 20 anni e la propone al Cardinale come continuatrice della missione della Scuola. Il Cardinale condivise la proposta e le affidò la Scuola.
Lucia, fin dall'inizio, riesce a trasmettere il fascino di Gesù e, attorno a lei, si radunano altre giovani con la sua medesima passione. Sotto la guida del Cardinale, Lucia Filippini diventa la fondatrice di maestre, dedite all'intimità con Gesù, per irradiarlo poi nella scuola. Non hanno voti, ma vivono una vita di consacrazione a Gesù nella fedeltà.
Dopo la morte del Cardinale, il Papa Clemente XI, informato delle virtù e dello stile di educatrice di Lucia, la chiama a Roma. Il successo è immediato e, presto, viene chiamata "la Maestra Santa" per il suo ardente amore a Gesù, per la sua mitezza e per il suo carisma di educare, servendosi della Parola che illumina e del Cuore che ama. Il suo progetto educativo per la formazione della gioventù è la scuola e la catechesi parrocchiale.
Propone, inoltre, corsi di Esercizi Spirituali a donne adulte, a ragazze che si preparano al matrimonio e a quelle che sente prescelte da Dio per una vita di totale consacrazione. La familiarità con la preghiera e il fascino della persona di Gesù la rendono capace di comprendere i giovani e adulti del suo tempo e di condurli all'unico Salvatore, con una fermezza e tenerezza insieme, quasi incredibile in una fragile donna, come Lei.
FONDATORE E BENEFATTORI
Il Rev.mo Don Luigi Nuzzo, Parroco di Andrano (LE) nella qualità di fondatore dell’asilo Infantile, in data 27 Ottobre 1950, dona alle Maestre Pie Filippini il fabbricato con l’annesso giardino, sito in Andrano (LE), in via IV Novembre.
Tanto l’asilo infantile, quanto l’abitazione delle suore e la relativa Cappella saranno arredate completamente. Oltre a Don Luigi Nuzzo, vi sono stati altri Benefattori:
- Ippolita CARACCIOLO: ha donato due ettari e mezzo di terreno coltivabile.
- Famiglia SCHIFANO: rinunziato riscatto immobile.
- Andrea ACCOTO fu Salvatore: eretto altare, donandolo in memoria della figlia Bianca.
- Cav. Giuseppe RIZZO: ha contribuito 15 anni di effettiva amministrazione e con offerte alla sviluppo, all’ampliamento ed al decoro dell’Ente.
- Principesse Laura e Ippolita CARACCIOLO: con unifico atto hanno donato la loro quota del Castello e del giardino di Andrano.
Verso la fine degli anni 60 e inizio anni 70 nell’annesso giardino è stata costruita l’attuale Scuola Materna ed i coniugi Vincenzo e Peppina NUZZO: hanno eretto e donato altare e calice.